La certificazione antincendio è un passaggio fondamentale per tutte le attività soggette a rischio incendio.
Serve a garantire che un edificio o impianto sia progettato, realizzato e gestito nel rispetto delle normative antincendio italiane, a tutela di persone, beni e ambiente.
Rilasciata dai Vigili del Fuoco o presentata tramite SCIA da un tecnico abilitato, questa certificazione è obbligatoria per molte attività economiche e strutture pubbliche.

Quando è obbligatoria la certificazione antincendio?

La certificazione antincendio è necessaria per tutte le attività elencate nel D.P.R. 151/2011, suddivise in tre categorie (A, B, C) a seconda del rischio.
Tra le principali attività soggette:

  • Autorimesse > 300 m²
  • Centrali termiche > 116 kW
  • Impianti fotovoltaici su edifici > 20 kW
  • Alberghi, scuole, ospedali, cinema, centri commerciali
  • Magazzini e depositi di materiali infiammabili
  • Locali con affollamento elevato (palestre, teatri, discoteche)

A seconda della categoria, può essere necessario ottenere un parere preventivo dei Vigili del Fuoco e presentare una SCIA Antincendio con allegati tecnici e asseverazione firmata da un professionista antincendio.

Cos’è la SCIA Antincendio

La SCIA Antincendio (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è il documento principale con cui un’attività dichiara di essere conforme alle norme antincendio.
Comprende:

  • Relazione tecnica
  • Planimetrie e progetto antincendio
  • Asseverazione del tecnico abilitato
  • Certificazioni impiantistiche (es. impianti rilevazione fumi, impianti sprinkler, evacuazione)

Per le attività di categoria C, è obbligatorio presentare prima il progetto ai Vigili del Fuoco, che devono esprimere un parere favorevole. Solo dopo si può presentare la SCIA.

Chi può firmare la SCIA e la certificazione antincendio?

Solo un tecnico abilitato antincendio, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno (ex Legge 818/84), può asseverare e firmare la SCIA. Si tratta di ingegneri, architetti o periti industriali con specifica formazione e abilitazione.
Affidarsi a un professionista non abilitato comporta la nullità della documentazione e sanzioni anche gravi.

Validità della certificazione antincendio

La SCIA antincendio non ha scadenza, ma è obbligatorio presentare un rinnovo periodico di conformità antincendio (RPCI) ogni 5 anni.
Il rinnovo non comporta una nuova SCIA, ma serve a confermare che le condizioni di sicurezza non sono mutate.
Se vengono eseguiti lavori che modificano l’attività (es. ampliamenti, cambio di destinazione d’uso, nuovi impianti), è obbligatorio aggiornare o ripresentare la SCIA.

Cosa si rischia senza la certificazione?

L’assenza di certificazione antincendio espone l’imprenditore o il responsabile dell’attività a rischi legali e penali, tra cui:

  • Multe fino a 25.000 euro
  • Sospensione dell’attività da parte del Comune o dei VV.F.
  • Denuncia penale in caso di incendio o danni a terzi
  • Inagibilità dei locali e revoca di licenze o autorizzazioni
Come ottenere la certificazione antincendio

Per ottenere la certificazione in modo corretto e rapido, è fondamentale rivolgersi a un professionista esperto in prevenzione incendi.
Il tecnico abilitato si occupa di:

  • Sopralluogo e verifica dei requisiti
  • Progettazione secondo normativa
  • Predisposizione della documentazione
  • Asseverazione della SCIA
  • Eventuale gestione dei rapporti con i Vigili del Fuoco


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