La certificazione antincendio è un passaggio fondamentale per tutte le attività soggette a rischio incendio.
Serve a garantire che un edificio o impianto sia progettato, realizzato e gestito nel rispetto delle normative antincendio italiane, a tutela di persone, beni e ambiente.
Rilasciata dai Vigili del Fuoco o presentata tramite SCIA da un tecnico abilitato, questa certificazione è obbligatoria per molte attività economiche e strutture pubbliche.
La certificazione antincendio è necessaria per tutte le attività elencate nel D.P.R. 151/2011, suddivise in tre categorie (A, B, C) a seconda del rischio.
Tra le principali attività soggette:
A seconda della categoria, può essere necessario ottenere un parere preventivo dei Vigili del Fuoco e presentare una SCIA Antincendio con allegati tecnici e asseverazione firmata da un professionista antincendio.
La SCIA Antincendio (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è il documento principale con cui un’attività dichiara di essere conforme alle norme antincendio.
Comprende:
Per le attività di categoria C, è obbligatorio presentare prima il progetto ai Vigili del Fuoco, che devono esprimere un parere favorevole. Solo dopo si può presentare la SCIA.
Solo un tecnico abilitato antincendio, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno (ex Legge 818/84), può asseverare e firmare la SCIA. Si tratta di ingegneri, architetti o periti industriali con specifica formazione e abilitazione.
Affidarsi a un professionista non abilitato comporta la nullità della documentazione e sanzioni anche gravi.
La SCIA antincendio non ha scadenza, ma è obbligatorio presentare un rinnovo periodico di conformità antincendio (RPCI) ogni 5 anni.
Il rinnovo non comporta una nuova SCIA, ma serve a confermare che le condizioni di sicurezza non sono mutate.
Se vengono eseguiti lavori che modificano l’attività (es. ampliamenti, cambio di destinazione d’uso, nuovi impianti), è obbligatorio aggiornare o ripresentare la SCIA.
L’assenza di certificazione antincendio espone l’imprenditore o il responsabile dell’attività a rischi legali e penali, tra cui:
Per ottenere la certificazione in modo corretto e rapido, è fondamentale rivolgersi a un professionista esperto in prevenzione incendi.
Il tecnico abilitato si occupa di: