La messa a terra è un sistema di protezione fondamentale per la sicurezza degli impianti elettrici, concepito per convogliare verso il suolo le correnti di guasto e prevenire folgorazioni o incendi.
La Dichiarazione di Conformità (DiCo) ne attesta la corretta realizzazione secondo le norme vigenti.
La Dichiarazione di Conformità dell’impianto di messa a terra è obbligatoria:
È richiesta dal D.M. 37/2008, art. 7, ed è parte integrante della documentazione da conservare per la sicurezza dell’impianto.
La DiCo può essere emessa esclusivamente da un’impresa abilitata ai sensi del D.M. 37/2008, iscritta alla Camera di Commercio e con un responsabile tecnico in possesso dei requisiti professionali.
Nel caso in cui l’impianto sia stato realizzato da soggetti non abilitati o l’impresa installatrice non sia più reperibile, si può ricorrere – solo in ambito residenziale e per impianti ante 2008 – alla Dichiarazione di Rispondenza (DiRi), redatta da un tecnico abilitato con almeno 5 anni di esperienza documentata.
La dichiarazione deve includere:
Le misurazioni sulla messa a terra devono essere eseguite con strumenti certificati di classe adeguata, come misuratori a caduta di potenziale o pinze amperometriche per il metodo ad anello.
Il valore di resistenza di terra deve rispettare i limiti normativi in relazione al tipo di impianto e al dispositivo di protezione differenziale installato.
La dichiarazione costituisce un documento a valore legale: in caso di sinistro o malfunzionamento, può essere richiesta dalle autorità o dalle compagnie assicurative per accertare la responsabilità dell’impianto. Un impianto senza DiCo o con documentazione incompleta espone il committente a rischi civili e penali.