Vuoi affittare casa per brevi periodi, come su Airbnb o attraverso portali di case vacanze?
Prima di pubblicare l’annuncio, è fondamentale verificare se il tuo appartamento necessita di certificazioni specifiche.
Capire quali sono gli obblighi, come ottenere la certificazione e cosa rischi se non la richiedi è essenziale per evitare sanzioni e garantire la sicurezza dei tuoi ospiti.

Quando serve la certificazione per uso turistico

Non tutti gli appartamenti dati in locazione turistica richiedono le stesse certificazioni. Tuttavia, in molte regioni italiane è obbligatorio dimostrare la conformità degli impianti e il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Le verifiche più comuni riguardano:

  • Impianti elettrici e gas (conformità D.M. 37/2008)
  • Sicurezza antincendio e presenza di estintori o rilevatori di fumo
  • Requisiti di abitabilità e idoneità alloggiativa
  • Norme regionali per l’accoglienza turistica
  • Pulizia e salubrità dei locali

Verificare questi aspetti prima di iniziare l’attività ti evita multe, contestazioni e soprattutto rischi per la sicurezza degli ospiti.

Come ottenere le certificazioni richieste

  1. Verifica la normativa locale
    Ogni comune può avere regolamenti diversi. Contatta l’ufficio tecnico o il SUAP per conoscere gli obblighi in vigore.
  2. Affidati a un tecnico qualificato
    Solo professionisti abilitati possono effettuare le verifiche e rilasciare la documentazione ufficiale.
  3. Richiedi le Dichiarazioni di Conformità (Di.Co)
    Se gli impianti sono nuovi o modificati, è obbligatorio che siano corredati da Dichiarazione di Conformità ai sensi del D.M. 37/2008.
  4. Conserva i documenti
    Tieni sempre a disposizione certificati, planimetrie e dichiarazioni, che possono essere richiesti durante controlli o ispezioni.

Perché conviene essere in regola

Oltre a rispettare la legge, avere le certificazioni aggiornate ti consente di offrire maggiore sicurezza e affidabilità ai tuoi ospiti. Gli alloggi certificati sono preferiti da piattaforme come Airbnb o Booking e riducono il rischio di recensioni negative dovute a problemi tecnici o di sicurezza. Inoltre, in caso di incidente, una corretta documentazione ti tutela da responsabilità civili o penali.

Cosa rischi senza certificazione

Ignorare gli obblighi può costare caro. Le sanzioni variano da 500 a 5.000 euro, ma il danno maggiore arriva in caso di incidente. Un guasto elettrico o una perdita di gas in un impianto non certificato può comportare gravi conseguenze legali. Inoltre, le assicurazioni possono rifiutare il risarcimento se l’immobile non è a norma.

Conclusione

Affittare un appartamento turistico è un’attività remunerativa, ma va gestita con attenzione. Le certificazioni non sono un formalismo, ma una garanzia di sicurezza e professionalità.
Affidati a un tecnico qualificato per verificare e certificare il tuo immobile: tuteli la tua attività e chi sceglie di soggiornare nella tua casa.

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